Come scegliere un piano digitale
I pianoforti verticali digitali imitano le dimensioni dei comuni piani verticali; i pianoforti digitali a coda permettono al musicista di suonare proprio come davanti ad un autentico pianoforte a coda da concerto. Se dovete scegliere uno strumento per la fase iniziale, il piano digitale verticale è una delle opzioni ideali, soprattutto per via del prezzo ben più elevato del pianoforte a coda digitale.
Suddivisione in base alla tastiera
Una delle caratteristiche principali del pianoforte digitale è la tastiera; questa dovrebbe imitare il più possibile quella di un normale piano, con tutte le varie sfumature e dettagli. Alcune persone non amano pigiare tasti opachi, mentre ad altri non piacciono quelli lucidi, perché magari troppo “scivolosi”. Dal punto di vista del materiale, la scelta ottimale è la versione in finto avorio (con proprietà di assorbimento minime), per favorire un uso ben più confortevole.Proprietà meccaniche e sonore
Alla base di ogni piano digitale v’è la meccanica a martelletti, che simula la sensazione della battuta su veri martelletti di un vero piano. A seconda del prezzo del piano digitale, questa meccanica viene realizzata secondo la cosiddetta variante lineare (tutti i martelletti hanno la stessa pesantezza) oppure con meccanica graduata, ovvero con i martelletti dei bassi più duri e quelli degli altri più leggeri – proprio come nei veri e propri pianoforti.Ciascun tasto funge da elemento di comando o avvio di un suono registrato (in genere quello di un vero pianoforte) corrispondente al dato tono. Questo avvio può essere tuttavia influenzato da diversi modellamenti che riproducono il funzionamento della meccanica di uno strumento acustico:
Key-off – i veri tasti dei piani acustici non cessano di suonare immediatamente dopo il sollevamento dei martelletti; infatti, attraverso le sordine, essi emettono un caratteristico suono attenuato, che simula la vera a propria funzione key-off
Escapement – Questa funzione simula la situazione in cui il tasto è schiacciato in maniera insufficiente e dunque su un piano normale la corda non vibrerebbe, ovvero non verrebbe emesso alcun tono
Tasti pesati – Permette di graduare la forza di battuta sul tasto e dunque influire sul volume e sull’andamento del tono. In generale, maggiore è il numero dei gradi della dinamica, più la funzione tasti pesati del piano digitale assomiglia a quella di un vero piano
Smooth release – Funzione sonora avanzata che simula la coda sonora delle corde dopo un leggero sollevamento dei martelletti. Questa funzione è apprezzata soprattutto dai pianisti più esigenti e amanti della musica classica o del jazz
Stereo sustain – Simulazione del pedale destro del piano. Viene annullata la funzione di attenuazione delle sordine e dunque il suono ha una coda assai più lunga
Processore del suono
Il processore del suono è il cuore di ogni piano digitale. La qualità del processore determina il livello di influenza sulla qualità del suono del piano acquistato. Ciascun processore contiene suoni registrati di un pianoforte reale; tuttavia, gli strumenti più economici non hanno una tastiera con registrazione, ma per lo più dei toni selezionati, mentre il resto è integrato con aumento o decremento del tono pre-registrato tramite computer. . Esistono, in ogni modo, piani digitali con tastiera completamente registrata. Sono i cosiddetti modello premium o modelli più costosi da concerto, secondo diversi gradi, per la simulazione di una perfetta dinamica dei tasti.Oltre ai database sonori basilari del piano classico, un’altra caratteristica dei piani digitali è anche la quantità di altri suoni e voci ripresi dai keyboard classici, con possibilità di riprodurre vari effetti, fino alle simulazioni più sofisticate di quelli che una volta erano i primi sintetizzatori o piani elettrici. Queste opzioni dei piani digitali vengono messe ancora più in risalto grazie a speciali funzioni, come per esempio: Dual tone o anche layer – possibilità di collegare due impostazioni sonore in una sola tastiera. Dopo la pressione di un unico tasto, può essere riprodotto al tempo stesso anche il suono di un piano e insieme ad esso quello di un violino. Keyboard split – possibilità di dividere la tastiera in due parti ed utilizzare impostazioni del tutto diverse per ciascuna delle due. Potrete così per esempio suonare la parte melodica col suono del piano e i bassi invece col suono di un organo.
Arrangiamento di composizioni e interfaccia MIDI
In molti casi il processore sonoro serve come strumento per la composizione delle vostre proprie canzoni, che possono essere non solo registrate ma anche spesso ben analizzate e – per esempio – integrate con accompagnamento di accordi. Questa funzione è proprio come un insegnante di piano. L’unità di comando permette di visualizzare le note di una composizione e attende che premiate il tasto giusto o comunque esegue il conto alla rovescia per il ritmo corrispondente e controlla il peso dei toni.Oltre a questa funzione, apprezzerete di sicuro anche la possibilità di collegare il piano digitale ad un computer o ad un altro dispositivo intelligente attraverso un’apposita interfaccia MIDI o USB. In questa maniera il vostro pianoforte diventa una periferica da studio a tutti gli effetti e può essere collegato senza il minimo problema al vostro software musicale. Allo stesso tempo, è possibile memorizzare in maniera del tutto semplice le composizioni suonate direttamente sul piano oppure espandere la memoria del piano inserendo nuove composizioni o nuovi suoni – secondo quanto progettato dal produttore.